La Tenuta di Arbizzano di Negrar
Arte del Vino, storia e terroir della Valpolicella
nel cuore della valpolicella classica si adagia l’elegante Villa Mosconi Bertani, la cantina storica luogo di nascita e produzione dell’Amarone e dei Valpolicella di Gaetano Bertani. Fin dalla sua origine cinquecentesca questa splendida tenuta è conosciuta per la produzione enologica di eccellenza dei vigneti del vasto brolo cintato, gli ampi spazi per l’Appassimento delle uve e le grandi cantine per i lunghi affinamenti in legno. Per valorizzare questo eccezionale terroir e le sue varietà autoctone nel 1800 fu adottato il metodo Guyot con la caratteristica bassa resa e alta densità. Nel settecento arte del vino e cultura umanistica si incontravano nel salotto letterario di Ippolito Pindemonte che qui veniva ospitato nel salone affrescato e giardini. Ancora oggi la famiglia Bertani conserva in questo luogo l’unicità dei suoi cloni varietali e gli antichi metodi di vinificazione.


Villa Mosconi fu costruita inizialmente nel 1500 e in seguito venne estesa durante la prima metà del XVIII secolo dall’architetto Adriano Cristofoli. La struttura presenta una facciata in stile Neoclassico, arricchita da statue rappresentanti gli dei dell’Olimpo, include una cappella con campanile e le cantine storiche che, per più di cinque secoli, sono state le principali e maggiori della regione.
Nel 1880 l’azienda vinicola è stata oggetto di uno studio di ricerca dettagliato e fotografico commissionato dalla prestigiosa Accademia di Agricoltura, delle Scienze e della Letteratura di Verona per documentare le innovative vigne ad alta intensità, le tecniche enologiche e le eccelse pratiche di vinificazione della tenuta.
L’ambiziosa unione di un complesso residenziale con un funzionale centro di produzione è potenziata dalla magnificenza della terra stessa: ettari di frutteto, due giardini e un maestoso parco, modello precursore dello stile Inglese in Italia, facente parte dei Grandi Giardini Italiani e considerato tesoro nazionale. Il parco è circondato da un irregolare muro di cinta datato 1500 ed affiancato da rigogliosi vigneti, caratteristici di un territorio che il poeta Ippolito Pindemonte definì “caro a Bacco” nel 1700. E’ suo inoltre il merito per aver suggerito alla famiglia Mosconi il Giardino Inglese come filosofia di design del verde e degli spazi aperti.
Pindemonte, amico intimo di Ugo Foscolo, fu una delle importanti figure artistiche e letterarie dell’epoca a soggiornare regolarmente alla Villa, componendo poemi e storie nel salone della sua ospite, la Contessa Mosconi. La lista dei visitatori includeva anche Scipione Maffei, così come una giovanissima Contessa Maffei che, in seguito, riprodusse l’atmosfera del salotto veronese a Milano, tra luminari e intellettuali italiani quali il grande Giuseppe Verdi..
“Son cari a Bacco questi colli”—ippolito pindemonte
Con l’arrivo di Trezza di Musella e la sua famiglia, la tenuta, oggetto d’ammirazione ormai da secoli, iniziò a guadagnare primaria importanza nel mondo della produzione del vino. Posizione che si consolidò negli anni ’50 con l’acquisizione della tenuta da parte di Gaetano Bertani che proseguì l’instaurazione di un centro di produzione di vini pregiati. Qui si producono oggi l’Amarone Classico della Valpolicella e il Valpolicella Ripasso, sotto l’etichetta di Tenuta Santa Maria di Gaetano Bertani.
Villa Mosconi Bertani continua ad affascinare con la sua bellezza artistica e l’atmosfera fiabesca, sempre più spesso infatti fa da cornice a produzioni televisive e cinematografiche oltre a comparire in importanti riviste nazionali ed internazionali. Oggi è sede di numerosi eventi culturali: esibizioni, concerti, serate teatrali e conferenze. Questa location unica ed incantevole si presta inoltre per ospitare i vostri eventi privati o aziendali.
Le sale della tenuta aperte al pubblico sono disposte al piano terra della Villa, permettendo diverse soluzioni di allestimento e i numerosi e diversi ambienti offrono un’ampia gamma di soluzioni per rispondere a qualsiasi esigenza. Gli interni della Villa, oltre alla magnifica Sala delle Muse affrescata nel XVII secolo dai maestri Prospero Pesci e Giuseppe Valliani, ci sono undici sale e spazi di varie dimensioni. All’esterno due giardini e il parco in stile inglese di 8 ettari danno la possibilità di godere appieno della bellezza di questa zona, la Valpolicella, che appare come un’oasi verdeggiante ed incontaminata. Come ben sottolineato da Ippolito Pindemonte, che in un saggio sui Giardini Inglesi cita Bacone di Verulamio “Un giardino è il più puro dei nostri piaceri e il ristoro maggiore de’ nostri spiriti.”