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2023

Torre Pieve Chardonnay
Igt Verona

Torre Pieve Chardonnay
Igt Verona

Il nostro Chardonnay è un vino di grande carattere, che esprime appieno il potenziale minerale tipico del terroir della Valle d’Illasi. Le uve che lo compongono provengono da tre diversi cloni originari della Borgogna, allevati ad alta densità e bassa resa, nella nostra tenuta di Colognola ai Colli.

TorrePieve è uno Chardonnay in purezza di grande eleganza e complessità, vinificato, in parte, con fermentazione e affinamento in barrique di rovere francese. La buona struttura e i sentori particolari di agrumi, nocciole e burro fuso creano un’ottima armonia tra morbidezza, acidità e sapidità.

750 ml | Alcool 14% vol. | Contiene solfiti

DETTAGLI PRODOTTO

NOTE DI DEGUSTAZIONE

COLORE

Giallo paglierino cristallino con leggere sfumature tendenti al verde.

NOTE OLFATTIVE

Profumi intensi, tipici dello Chardonnay. Sentori di frutta fresca e di vaniglia tostata si uniscono a quelli esotici di ananas, banana e agrumi. Sul finale presenta note raffinate di nocciole e burro fuso.

NOTE GUSTO-OLFATTIVE

Struttura fine e ben equilibrata con un buon equilibrio tra morbidezza, acidità e sapidità.

VITIGNI

100% Chardonnay

GRADO ALCOLICO

14%

TEMPERATURA DI SERVIZIO

10-12°C

ABBINAMENTI

Risotti, spaghetti mare e monti. Secondi piatti di pesce.
Carni saporite di maiale, lepre, fagliano e coniglio a lunga cottura.

VITIGNI

100% Chardonnay

GRADO ALCOLICO

14%

TEMPERATURA DI SERVIZIO

10 – 12°C

ABBINAMENTI

Risotti, spaghetti mare e monti. Secondi piatti di pesce.
Carni saporite di maiale, lepre, fagliano e coniglio a lunga cottura.

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

Lo Chardonnay è un vitigno a bacca bianca originario della regione della Borgogna, in Francia, ed è oggi una delle varietà più coltivate e apprezzate al mondo. La sua storia risale al Medioevo, quando i monaci cistercensi e benedettini, che possedevano vigneti nella Borgogna, ne svilupparono la coltivazione e la vinificazione. Il vitigno prende il nome da un piccolo villaggio chiamato proprio Chardonnay, situato nella Mâconnais, una sottozona della Borgogna meridionale.
Alcuni studiosi ritengono che sia il risultato di un incrocio spontaneo tra il Pinot Nero e la Gouais Blanc, una varietà d’uva antica diffusa in Europa dai Romani. Questo incrocio ha dato origine ad una pianta con una capacità straordinaria di adattarsi a differenti climi e terreni, una caratteristica che, nel corso dei secoli, ha favorito la sua diffusione globale.

In Francia, lo Chardonnay è protagonista di alcuni dei vini bianchi più rinomati al mondo, tra cui lo Chablis (della Borgogna settentrionale), noto per il suo carattere fresco e minerale, conferitogli dal terreno calcareo della regione. Nella Côte de Beaune (Borgogna meridionale), lo Chardonnay è invece utilizzato per creare vini più complessi e rotondi, spesso affinati in botti di rovere, come il Meursault e il Montrachet. Lo Chardonnay gioca un ruolo fondamentale anche nella produzione dello Champagne, in particolare del Blanc de Blancs, composto da un selezionato blend di uve bianche, che dona al vino eleganza, una notevole capacità di invecchiamento e un bouquet inconfondibile. La versatilità dello Chardonnay non risiede quindi solo nelle capacità di adattamento del vigneto ma anche nella sorprendente versatilità di vinificazione delle sue uve. Può essere fermentato e affinato in botti di rovere, conferendo al vino note burrose e tostate, o vinificato in acciaio inox per preservare la freschezza e le note fruttate.
Tutte queste caratteristiche rendono lo Chardonnay uno dei pochi vitigni in grado di esprimersi in una gamma veramente ampia di stili, dalle bollicine ai grandi vini fermi da invecchiamento.

In Italia lo Chardonnay si è affermato rapidamente come uno dei vitigni internazionali più apprezzati. Introdotto a fine Ottocento dai viticoltori piemontesi, si è poi diffuso in tutta la penisola a partire dalle regioni Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Sicilia. È spesso utilizzato in purezza, per produrre vini bianchi fermi, ma viene impegnato anche come componente fondamentale per gli spumanti metodo classico, come il celebre Franciacorta.
Nella provincia di Verona viene coltivato principalmente nella Valpolicella Orientale e nell’area del Soave, dove si producono eccellenti Chardonnay fermi, freschi e fruttati, spesso in blend con vitigni locali come la Garganega.

TorrePieve Chardonnay viene prodotto nella nostra tenuta a Pieve di Colognola ai Colli. Il nome del vino unisce quello della località in cui si trova la nostra tenuta a una particolarità architettonica dell’edificio: una storica torre che domina il territorio e, come una meridiana, proietta la sua ombra sui vigneti di Chardonnay. Sembra che questa costruzione, di epoca pre scaligera, visse utilizzata come torre di avvistamento per sorvegliare il confine tra la valle e la pianura circostante.

La nostra famiglia apprezzato molto lo Chardonnay. Gaetano Bertani, in particolare, è stato per anni membro della Confrérie des Chevaliers du Tastevin, una storica associazione enogastronomica, fondata in Francia nel 1934, con lo scopo di promuovere e valorizzare i prodotti della regione della Borgogna.
La grande passione per questo vino e per le tecniche di vinificazione francesi, ha spinto i nostri antenati a piantare nella nostra tenuta a Pieve di Colognola ai Colli, 3 cloni pregiati di Chardonnay della Borgogna. Allevati con cura, ad alta densità e bassa resa hanno trovato nel terreno ad alta concentrazione di calcare attivo della zona, l’ambiente ideale per crescere e produrre uve di alta qualità. Di generazione in generazione, abbiamo perfezionato il metodo di vinificazione del nostro Chardonnay TorrePieve arrivando ad una tecnica che unisce alle procedure classiche un approccio più sperimentale, che ci permette di valorizzare l’essenza di questo vitigno.

Dopo un’attenta vendemmia, le uve dello Chardonnay vengono lascate macerare in acciaio.
Segue un doppio processo di vinificazione. Metà del mosto procede la fermentazione in acciaio, l’altra metà viene trasferita in barrique di rovere francese. In entrambi i casi viene utilizzata la tecnica del bâtonnage. Le fecce fini, particelle solide che solitamente si depositano sul fondo del recipiente nel corso della fermentazione, vengano riportate in sospensione grazie a particolari bastoni, “bâton” in francese, oggi spesso sostituiti con strumenti specifici più tecnologici. Questo metodo di rimescolamento dona al vino più struttura e morbidezza, ne garantisce una maggiore longevità e lo arricchisce, nel tempo, di sentori raffinati come burro e frutta secca. Il tutto viene poi assemblato e lasciato riposare in bottiglia per equilibrarne la struttura. Si tratta di un processo di produzione che si allontana dai canoni tradizionali e che ci permette di valorizzare i sentori e gli aromi tipici dell’uva Chardonnay in tutte le sue sfumature.

Suggeriamo di degustare il nostro Chardonnay in un calice da vino bianco di ampiezza media. Per apprezzarne a pieno gli aromi e i sentori servitelo ad una temperatura di circa 10-12°C.
Lo Chardonnay è un vino estremamente versatile che si presta ad una grande varietà di abbinamenti gastronomici.

Potete gustarlo sia con il pesce, ad esempio con crostacei o filetto di orata al forno, che con la carne, accompagnato a piatti come pollo arrosto o coniglio alla cacciatora. È perfetto anche con i primi, soprattuto se sorseggiato insieme a pasta cremosa come la carbonara o la cacio e pepe. Tra gli abbinamenti vegetariani lo consigliamo con risotto agli asparagi, crema di zucca o quiche di verdure.
Se preferite sapori più decisi e volete sperimentare qualche piatto tipico della traduzione veronese, lo Chardonnay si sposa bene con i bigoli alle sarde o con quelli al ragù di cacciagione.

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