
Terroir e clima
La regione vinicola di Verona e le sue caratteristiche
La provincia di Verona rappresenta una pietra miliare della viticoltura italiana, distinguendosi per la sua ricca eredità storica e un terroir eccezionale. Situata nella regione Veneto, questa zona è caratterizzata da colline moreniche, profili pedologici diversificati e un clima temperato modellato dai Monti Lessini a nord e dal Lago di Garda a ovest.
La tradizione vitivinicola qui affonda le sue radici ai tempi romani, evolvendosi nel corso dei secoli in denominazioni rinomate come Valpolicella Classica, Valpolicella Allargata e Soave. Queste aree, pur accomunate da un impegno condiviso per la qualità, presentano attributi ambientali distinti, influenzati dall’interazione tra i Monti Lessini e il Lago di Garda, che ne definiscono le identità enologiche uniche.


Valpolicella Classica
La Tenuta di Arbizzano
Clima
Nella zona della Valpolicella Classica, in particolare ad Arbizzano, dove i vigneti si trovano nella storica Tenuta Santa Maria, risalente al 1700, le altitudini variano tra 80 e 180 metri su pendii terrazzati. Il clima è temperato e favorevole alla viticoltura. Rispetto alla Valpolicella Allargata, questa zona beneficia di una maggiore protezione dai venti freddi grazie alla vicinanza delle Prealpi e a una posizione più interna rispetto al Lago di Garda. Le estati sono calde ma mitigate dalle brezze provenienti dai Monti Lessini, mentre gli inverni rimangono miti grazie all’influenza stabilizzante del lago. I vigneti, orientati nord-sud, ottimizzano la ventilazione naturale, riducendo l’umidità e promuovendo la salute delle viti.
Suolo
I suoli sono di natura marnoso-calcarea con un substrato roccioso. A differenza della Valpolicella Allargata, questi suoli sono più compatti e meno influenzati da depositi alluvionali, dominati da marne e rocce sedimentarie, che conferiscono una marcata mineralità. Derivanti in parte dall’erosione dei Monti Lessini, offrono un eccellente drenaggio e una base ricca di minerali per una crescita equilibrata delle viti.
Impatto sulle varietà di uve e sui vini
Le varietà autoctone – Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta – prosperano in queste condizioni, producendo uve con aromi concentrati e una struttura robusta, grazie alla mineralità del suolo e a un processo di maturazione graduale favorito dal clima e dalla ventilazione. Presso Tenuta Santa Maria di Gaetano Bertani, l’Amarone Classico si distingue per complessità, con note di frutta secca, cacao e spezie, mentre il Valpolicella Classico Superiore offre una freschezza raffinata e vivaci frutti rossi, riflettendo la vitalità delle uve.
Valpolicella Classica
La Tenuta di Arbizzano
Clima
Nella zona della Valpolicella Classica, in particolare ad Arbizzano, dove i vigneti si trovano nella storica Tenuta Santa Maria, risalente al 1700, le altitudini variano tra 80 e 180 metri su pendii terrazzati. Il clima è temperato e favorevole alla viticoltura. Rispetto alla Valpolicella Allargata, questa zona beneficia di una maggiore protezione dai venti freddi grazie alla vicinanza delle Prealpi e a una posizione più interna rispetto al Lago di Garda. Le estati sono calde ma mitigate dalle brezze provenienti dai Monti Lessini, mentre gli inverni rimangono miti grazie all’influenza stabilizzante del lago. I vigneti, orientati nord-sud, ottimizzano la ventilazione naturale, riducendo l’umidità e promuovendo la salute delle viti.
Suoli
I suoli sono di natura marnoso-calcarea con un substrato roccioso. A differenza della Valpolicella Allargata, questi suoli sono più compatti e meno influenzati da depositi alluvionali, dominati da marne e rocce sedimentarie, che conferiscono una marcata mineralità. Derivanti in parte dall’erosione dei Monti Lessini, offrono un eccellente drenaggio e una base ricca di minerali per una crescita equilibrata delle viti.
Impatto sulle varietà di uve e sui vini
Le varietà autoctone – Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta – prosperano in queste condizioni, producendo uve con aromi concentrati e una struttura robusta, grazie alla mineralità del suolo e a un processo di maturazione graduale favorito dal clima e dalla ventilazione. Presso Tenuta Santa Maria di Gaetano Bertani, l’Amarone Classico si distingue per complessità, con note di frutta secca, cacao e spezie, mentre il Valpolicella Classico Superiore offre una freschezza raffinata e vivaci frutti rossi, riflettendo la vitalità delle uve.


Val d’Illasi e zona del Soave
La Tenuta di Colognola ai Colli
Clima
Nella Val d’Illasi, presso Tenuta Santa Maria alla Pieve a Colognola ai Colli, il clima è temperato ma distinto. Diversamente dalla Valpolicella Classica, questa zona è più esposta alle fresche brezze serali dei Monti Lessini, con una minore protezione dai venti e un’influenza più attenuata del Lago di Garda a causa della sua posizione orientale. Le giornate soleggiate sono temperate da queste brezze, favorendo una maturazione lenta e uniforme che preserva acidità e finezza aromatica. L’orientamento nord-sud dei vigneti migliora la ventilazione naturale, ottimizzando le condizioni di crescita.
Suolo
I suoli sono marnoso-alluvionali, arricchiti da calcare attivo e ghiaia derivante da depositi calcarei disciolti dei Monti Lessini e dai corsi d’acqua della valle. Diversamente dalla Valpolicella Classica, questi suoli sono più sciolti e alluvionali, con la ghiaia che contribuisce a un profilo meno compatto, più fertile e con una distinta capacità di ritenzione idrica. Questa composizione garantisce un drenaggio efficace e un arricchimento minerale per le viti.
Impatto sulle varietà di uve e sui vini
Garganega, Merlot e Chardonnay eccellono qui: la Garganega acquisisce finezza e mineralità, il Merlot sviluppa intensità e rotondità, e lo Chardonnay raggiunge croccantezza e complessità, grazie alla ventilazione e ai suoli ricchi di nutrienti. Il Soave Lepiga di Tenuta Santa Maria di Gaetano Bertani offre eleganti note floreali, il Merlot Decima Aurea, affinato in legno, presenta un profilo morbido e speziato, e lo Chardonnay Torre Pieve, parzialmente fermentato in rovere, bilancia vivacità con note di frutta bianca e sentori di vaniglia.
Val d’Illasi e zona del Soave
La Tenuta di Colognola ai Colli
Clima
Nella Val d’Illasi, presso Tenuta Santa Maria alla Pieve a Colognola ai Colli, il clima è temperato ma distinto. Diversamente dalla Valpolicella Classica, questa zona è più esposta alle fresche brezze serali dei Monti Lessini, con una minore protezione dai venti e un’influenza più attenuata del Lago di Garda a causa della sua posizione orientale. Le giornate soleggiate sono temperate da queste brezze, favorendo una maturazione lenta e uniforme che preserva acidità e finezza aromatica. L’orientamento nord-sud dei vigneti migliora la ventilazione naturale, ottimizzando le condizioni di crescita.
Suoli
I suoli sono marnoso-alluvionali, arricchiti da calcare attivo e ghiaia derivante da depositi calcarei disciolti dei Monti Lessini e dai corsi d’acqua della valle. Diversamente dalla Valpolicella Classica, questi suoli sono più sciolti e alluvionali, con la ghiaia che contribuisce a un profilo meno compatto, più fertile e con una distinta capacità di ritenzione idrica. Questa composizione garantisce un drenaggio efficace e un arricchimento minerale per le viti.
Impatto sulle varietà di uve e sui vini
Garganega, Merlot e Chardonnay eccellono qui: la Garganega acquisisce finezza e mineralità, il Merlot sviluppa intensità e rotondità, e lo Chardonnay raggiunge croccantezza e complessità, grazie alla ventilazione e ai suoli ricchi di nutrienti. Il Soave Lepiga di Tenuta Santa Maria di Gaetano Bertani offre eleganti note floreali, il Merlot Decima Aurea, affinato in legno, presenta un profilo morbido e speziato, e lo Chardonnay Torre Pieve, parzialmente fermentato in rovere, bilancia vivacità con note di frutta bianca e sentori di vaniglia.
La Valpolicella Classica e la Valpolicella Allargata, insieme alla vicina zona del Soave, esemplificano l’eccellenza vitivinicola veronese, dove i Monti Lessini e il Lago di Garda, combinati con un’orientazione strategica dei vigneti, modellano climi e suoli distintivi che producono vini di profondo carattere ed eredità.
A ulteriore arricchimento di questo patrimonio, un terzo progetto di Tenuta Santa Maria è in fase di sviluppo in Valpantena, sopra Grezzana, a quote comprese tra 350 e 500 metri, dove vigneti d’alta quota esposti ai venti dei Monti Lessini offriranno un’ulteriore e distintiva espressione del terroir della regione.
Un approccio sostenibile
la gestione agronomica di Tenuta Santa Maria
Preservare la salute e la biodiversità del suolo per migliorare la vitalità della vite e la qualità del vino
Tenuta Santa Maria si pone come un modello di viticoltura sostenibile nella regione vinicola veronese, integrando con maestria produttività e responsabilità ecologica nei suoi terroir distintivi: Valpolicella Classica ad Arbizzano, Valpolicella Allargata nella Val d’Illasi e un emergente sito d’alta quota in Valpantena. La gestione agronomica della tenuta è dedicata alla preservazione della salute del suolo, della fauna sotterranea e della microbiologia, promuovendo la vitalità delle viti e migliorando la qualità dei vini attraverso profili organolettici raffinati. Pienamente conforme ai protocolli del Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI), Tenuta Santa Maria sta anche progredendo verso la certificazione biologica, sottolineando il suo impegno per pratiche sostenibili e un’autentica espressione del terroir.

Terreno calcareo di Arbizzano
Suolo, fauna e microbiologia sotterranea
Proteggere la vita sotto le viti
La gestione del suolo presso Tenuta Santa Maria è strutturata con cura per mantenere un robusto ecosistema microbico, essenziale per la nutrizione delle viti e la qualità dei vini. I suoli marnoso-calcarei di Arbizzano e quelli marnoso-alluvionali, ricchi di ghiaia, della Val d’Illasi sostengono una popolazione microbica diversificata.

Vendemmia manuale della Corvina
Preservare la Biodiversità
Pratiche Agronomiche Sostenibili
Tenuta Santa Maria aderisce ai protocolli SQNPI, RRR e Diversity Ark, integrando la gestione dei parassiti e standard di agricoltura sostenibile, mentre persegue attivamente la certificazione biologica. Le seguenti pratiche dettagliate preservano la biodiversità del suolo e migliorano la qualità dei vini.
Impatto Positivo su Qualità e Caratteristiche del Vino
Valorizzare le proprietà organolettiche
La viticoltura sostenibile di Tenuta Santa Maria, fondata sulla conservazione della fauna e della microbiologia del suolo, migliora la qualità dei vini, apportando benefici sia alla salute delle viti che a quella umana. Attraverso colture di copertura, lavorazione minima, fertilizzazione organica, gestione integrata dei parassiti e irrigazione precisa, le uve raggiungono una complessità straordinaria: la maturità fenolica ottimale si traduce in intensi aromi di frutta matura e spezie, tannini setosi si fondono con una mineralità vivace e un’acidità brillante si equilibra con freschezza succosa e texture morbide.
I vini rivelano sfumature terrose e accenni floreali, offrendo una struttura raffinata e un finale persistente ed espressivo che cattura il palato. Conforme ai protocolli SQNPI e in cammino verso la certificazione biologica, questo approccio unisce rigore moderno a un ritorno alle radici pre-industriali, producendo vini autentici, fedeli al terroir, che esprimono una connessione profonda con la natura.